Attraverso questo percorso formativo, il nostro intento ambizioso è quello di offrire spunti e pratiche concrete per orientarsi nel mondo delle competenze chiave (MIUR) e imparare come accenderle, affinché diventino uno strumento concreto per lo sviluppo e la crescita dei bambini e dell’umanità.

Come funziona il periodo storico in cui siamo? Come si inserisce la scuola in questo contesto?
Il modo in cui insegniamo è adeguato alle necessità dei tempi?
Ed in che modo, io, posso offrire il mio specifico contributo, rispettando al contempo questi tempi e le mie necessità interne di insegnante ed educatore?

L’assetto del mondo sta cambiando completamente.
Se ripercorriamo la storia, con grande semplificazione, mettiamo di individuare 3 ere: contadina, industriale/moderna, contemporanea/digitale. Queste ere hanno implicato un livello crescente di complessità: è aumentato il benessere materiale; sono cresciuti i bisogni emotivi e intellettuali; si è avuto accesso ad una possibilità di scelta sempre più ampia; ci troviamo quasi quotidianamente di fronte alla scomparsa di lavori e alla nascita di nuovi mestieri o possibilità di guadagno improvvise e inaspettate. E a tutto questo oggi si è aggiunto

  • un aumento vertiginoso della velocità con cui avvengono i cambiamenti;
  • infiniti stimoli a cui ognuno di noi è sottoposto costantemente;
  • un flusso di informazioni incontrollabile che proviene da qualsiasi mezzo connesso o meno alla rete.

Essere insegnanti o educatori oggi, assume un significato diverso da quello condiviso fino a poco tempo fa o ancora da quello che aveva nel periodo in cui ci siamo formati e abbiamo fatto i primi passi.
Concetti come quello di “lavoro sicuro” e, in generale, le mansioni “routinarie” tendono a scomparire o rimangono parte di ruoli in cui si chiede elasticità, capacità di comprendere situazioni in evoluzione e adattamento ai continui mutamenti.
E la scuola che generalmente stiamo portando avanti, invece, è calibrata spesso su bisogni legati allo scorso secolo. Perché questo è il nostro retaggio e il tracciato principale dal quale tutti – in un modo o nell’altro – siamo fortemente influenzati.

Possiamo fare finta di niente ed essere agiti dai vecchi tracciati oppure possiamo attivarci per creare ciò che davvero in questa era – ADESSO – può fare la differenza.
Possiamo offrire ai nostri bambini gli strumenti per cavalcare la nuova era, aggiungendo valore e creando ben-essere per sé e il mondo.

Spesso si sente parlare di cambiare la scuola, di buone pratiche (La buona scuola) o, ancora, di metodologie innovative.
Anche nelle indicazioni nazionali del MIUR si ripropone ormai da qualche anno la necessità di attivare nei bambini, durante tutto il percorso scolastico, delle competenze chiave.
E alcune di queste dal 2018 sono diventate addirittura irrinunciabili. Ci riferiamo a: competenze sociali, digitali, imparare a imparare, spirito d’iniziativa e imprenditorialità.

Solo che a volte non è chiaro cosa cambiare per attivare il nuovo processo.
A volte non è chiaro in che modo le varie attività messe in atto incontrano le nostre stesse necessità di insegnanti ed educatori.
A volte non è chiaro come metterle in atto.
Il primo passo nel percorso proposto, sarà quindi quello di chiarire dentro di sè, per ciascun partecipante, che significato assumano questi COSA e COME.

Torniamo sulle 4 quattro competenze chiave irrinunciabili tratte dal documento ministeriale Indicazioni nazionali e nuovi scenari presentato nel febbraio 2018.
Sono: Competenze sociali, digitali, imparare a imparare, spirito d’iniziativa e imprenditorialità.

Interessante… Ma cosa significano queste belle parole? E soprattutto: cosa ne facciamo?

La parola “competenza” indica un insieme di conoscenze, capacità e attitudini in azione: sei “competente” quando sei capace di agire in una certa situazione. Essere competente non significa soltanto sapere qualcosa o avere delle nozioni su un certo argomento, ma anche saper mettere in pratica la propria conoscenza in un dato contesto e in una data situazione.
La competenza esiste soltanto “in atto”, come “sapere agito”.

Nel percorso formativo Verso la scuola dell’ADESSO abbiamo individuato 3 Motori essenziali di accensione di questo “sapere agito”, motori che diventano il centro di ciascuno dei seminari presentati:

  1. Motivazione – Workshop I 5 Punti per rendere le tue lezioni altamente motivanti
  2. Scopo comune – Workshop Compiti di realtà e SCOPO COMUNE
  3. Creatività – Workshop Educare nell’ISTANTE

(Per ulteriori approfondimenti, consigliamo di accedere alla scheda descrittiva di ciascun corso cliccando sul titolo)

Oggi queste competenze diventano irrinunciabili per un’esigenza pratica: siamo nel periodo più complesso che abbia visto la storia e diventa sempre più evidente come, senza un’adeguato sviluppo strutturale, l’essere umano non possa proiettarsi in questo presente con serenità, chiarezza mentale ed efficacia d’azione.

Noi di Attoeducativo crediamo che queste competenze non siano solo irrinunciabili oggi, ma fondamentali sempre per l’evoluzione di ciascuno come singolo a beneficio dell’umanità intera.
E in fin dei conti sono esattamente le stesse competenze che i più grandi pensatori e pedagogisti di ogni tempo hanno portato in ogni parola e scritto che hanno lasciato.
Il secondo e terzo passo del percorso proposto approfondiranno quindi quanto ciò che oggi ci viene chiesto sia più vicino a noi di ciò che pensiamo e quanto sia importante imparare a tradurlo in realtà, in pratiche quotidiane in classe, affinché permei ogni istante del nostro agire, creando uno spazio di apprendimento naturale delle competenze stesse.